METODI CONTRACCETTIVI "DI BARRIERA"
Esistono diverse tipologie di metodi contraccettivi, alcune delle quali rientrano nella sfera di quelle cosiddette “a barriera”. Questi metodi, detti anche meccanici, riducono (ma non eliminano, visto che la certezza assoluta non è mai garantita), la gravidanza evitando il contatto diretto tra spermatozoo e cellula uovo. L’efficacia e l’indice di protezione varia, ovviamente, in base al metodo contraccettivo utilizzato.
Andiamo ad analizzare più nello specifico i singoli metodi:
- Preservativo maschile: sicuramente il più conosciuto ed il più utilizzato. Questo perché offre un’ottima protezione anche per le malattie veneree in quanto è applicabile facilmente e non richiede una prescrizione medica.
Tra i rischi troviamo tuttavia il rischio di rottura ed il calo del piacere durante il rapporto sessuale dovuto ad un contatto non diretto. - Diaframma contraccettivo: si presenta come una piccola cupola soffice di gomma montata su un anello di metallo. Inserito in prossimità del collo dell’utero, è un metodo pratico in quanto non comprometto lo svolgimento del rapporto sessuale.
Questo metodo contraccettivo va applicato sempre con uno spermicida e la sua reale efficacia è subordinata al suo corretto inserimento. - Cappuccio cervicale: si presenta come un dispositivo a forma di campana ed è composto principalmente da gomma.
La sua praticità sta nel fatto che si adatta perfettamente alla superficie della cervice uterina ma al contempo il suo utilizzo dev'essere subordinato ad una visita ginecologica per stabilire la dimensione del dispositivo più idonea.
È inoltre più efficace su donne che non hanno partorito. - Preservativo femminile: composto da due anelli flessibili.
È una valida soluzione talvolta preferita persino al preservativo maschile, in quanto a differenza dello stesso è in grado di assicurare maggiore sensibilità durante il rapporto sessuale.